Le ravioles, o gnocchi della ValVaraita, sono un piatto della cucina povera tipica della Varaita e Maira, (valli cuneesi) di cui si stavano perdendo le tracce finché sono stati riscoperti da alcuni ristoranti e proposti ora anche in una versione commerciale.
Questi gnocchi sono particolari per la loro forma
leggermente allungata e fine ai lati e poi anche il ripieno che deve essere
fatto con una toma di pecora oppure in mancanza robiola morbida (anche se non sarà lo stesso gusto): l’importante è
ovviamente la freschezza e la genuinità del formaggio.
450 GR FARINA (poi dipende dalle patate)
250 GR TOMA D’ALPEGGIO
1 UOVO
50 GR GRANA GRATTATO
NOCE MOSCATA
Bollite in acqua leggermente salata le patate con la buccia,
scolatele, passatele alternandole a pezzetti di toma.
Lasciate raffreddare il composto, poi aggiungete la farina,
l’uovo, il formaggio grattugiato, il sale e un pizzico di noce moscata.
Impastare bene e poi suddividere la pasta in piccoli
pezzetti che passeremo tra le mani dando
la forma a fuso.
Cuocere poco alla volta gli gnocchi in abbondante acqua
salata e tirare appena vengono a galla.
Condire con burro diventato nocciola e la salvia
(personalmente li amo con timo fresco).