La ciambotta è un piatto tipico della cucina meridionale che
presenta piccole variazioni a seconda delle regioni ma rimane uno stufato
principalmente di verdure.
Si può fare semplice e mangiarla come contorno o racchiudere le verdure e
erbette in un guscio croccante come il mio o inserirle in una grande pagnotta,
diventando così un secondo goloso.
CIAMBOTTA IN CROSTA
X la pasta
500 gr farina oo
25 gr lievito
2 cucchiai strutto
10 gr olio
1 cucchiaino sale
1 cucchiaino zucchero
acqua q.b
X il ripieno
1 costa di sedano
1 melanzana
1 cipolla
2 cucchiai di
concentrato di pomodoro
3 peperoni rossi
lunghi
300 Gr alici fresche pulite
80 gr ricotta dura
Foglie di basilico
Sale q.b.
Pepe q.b.
A parte preparare la
pasta impastando la farina con il lievito sciolto in poca acqua tiepida acqua
tiepida con lo zucchero. Iniziare a impastare e poi aggiungere lo strutto, il
sale e la rimanente acqua per formare un composto liscio ed omogeneo.
Lasciar lievitare
almeno tre ore in un luogo tiepido.
Pulire la melanzana e
senza sbucciarla tagliarla a quadratini, pulire anche il sedano e tagliarlo a
rondelle; procedere nello stesso modo per i peperoni, togliendo i semini e i
filamenti bianchi.
Sbucciare la cipolla
e affettarla sottilmente poi metterla in una pentola con un filo d’olio.
Appena la cipolla
sarà dorata aggiungere le verdure; proseguire a fuoco vivace per qualche
minuto, poi salare e pepare e aggiungere il concentrato di pomodoro.
Proseguite la cottura
a fuoco medio per almeno tre quarti d’ora girando di tanto in tanto.
A fine cottura
aggiungere il basilico e lasciar riposare e raffreddare.
Riprendere la pasta e
coprire uno stampo da torta.
Versare le verdure e
spolverizzare sopra con la ricotta dura grattugiata.
Infine disporre le
acciughe a raggiera e riscoprire con un po’ di pasta.
Bucherellare con i
rebbi della forchetta e poi oliare la superficie e spennellare di paprica
dolce.
Cuocere a 180 gradi
per circa 30 minuti finché la superficie sarà bella dorata.
A me personalmente
piace mangiarla a temperatura ambiente.
N.B.: ovviamente si possono omettere le acciughe.