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KIYMALI PIDE

Anche se le temperature sono ancora miti, l'aria frizzantina che ci sveglia al mattino e il profumo diverso che si sprigiona a settembre fa venire voglia di nuovi sapori e nuove ricette.
Anche il forno che prima era un problema accenderlo, ormai diventa un alleato prezioso per regalarci dei nuovi piatti, che però gusteremo ancora all'aperto insieme agli amici: basta aggiungere un bicchiere di vino per rendere più frizzante la serata!
Girare in rete alla scoperta di ricette di secondi piatti gustosi diventa un vero piacere e, soprattutto, se poi ci abbiniamo i ricordi delle vacanze e qualche spezia portata a casa nelle nostre valigie, il tutto diventa la base per una serata all'insegna del gusto e del divertimento.
I profumi d'Oriente si sprigioneranno ben presto per tutta la casa e i vostri ospiti non vedranno l'ora di trovarsi a tavola.
Concorderete quindi con me che la soluzione ideale per sprigionare i sapori di fine estate è la golosa pizza turca!






KIYMALI PIDE



Se non conoscete la kiymali pide  è il momento giusto di un po' di cultura culinaria.
La pizza non è solo retaggio italiano ma diventa anche lo streetfood più mangiato in Turchia, soprattutto nella zona di Istambul, anche se cambiano gli ingredienti e sono ben diversi dai nostri gusti.
La base della pizza turca infatti è principalmente con carne macinata di agnello e di montone, mescolata a spezie e verdure e soprattutto molta cipolla; decisamente sapori molto forti ben lontani dall'onnipresente pomodoro e mozzarella italiana.
Le origini della pizza turca sono antichissime e risalgono alla famosa “pita”, già nota ai tempi dei babilonesi, soprattutto considerata come la madre di tutte le preparazioni lievitate.
Diventò ben presto il cibo tradizionale di tutto il mondo arabo ed ebraico, diffondendosi ben presto nei balcani, dove si trasformò in qualcosa di nuovo: una sfoglia arricchita con uova e formaggio.
Questa sfoglia conquista tutti e arriva fino a Istambul, dove agli angoli delle strade, otre ai classici kebab, si inizia a degustare una sfoglia lievitata arricchita anche di carne macinata.
Questo piatto viene poi ulteriormente elaborato e ora ne esistono molte varianti ma la più golosa, a mio avviso, è quella a forma di barchetta che riesce a racchiudere meglio il ripieno e spesso viene arricchita con formaggio fuso e sopra un uovo e tanto prezzemolo.
Un vero e proprio street foodporn! Che ne dite di provarla?!
Con pochi e semplici passaggi sarà semplicissimo: vi basta solo iniziare a chiamare gli amici!

250 gr farina 00
80 ml acqua tipeida
70 ml latte
50 ml olio oliva
½ cubetto lievito
10 gr sale
10 gr zucchero

100 gr macinato
200 grammi di formaggio fuso tagliato a dadini
1 cipolla
uova
prezzemolo q.b.
1 peperone
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
olio q.b.
Sale q.b.
1 cucchiaino di paprika dolce.

Disporre la farina a fontana
Preparare l'impasto iniziando a sciogliere il lievito nel latte tiepido con lo zucchero.
Appena inizia a formare la schiumetta versarlo sulla farina..
Iniziare pian piano a impastare poi unire poco alla volta l'olio a filo, poi il sale e la rimanete acqua (non fredda).
Impastare nella planetaria o a mano finchè comunque non avrete un impasto omogeneo e liscio.
Lasciare lievitare l'impasto in un luogo asciutto e riparato, coperto da pellicola, fino al raddoppio.
Intanto in una terrina unite la carne tritata, la cipolla tritata finemente, il concentrato di pomodoro, il cucchiaio di paprika e il peperone tagliato e cubetti molto piccoli.
Regolare di sale e pepe.
All'occorenza potete aggiungere altre spezie a vostro piacimento.
Riprendere l'impasto e poi dividerlo in palline uguali e stenderle poi dando la forma tondeggiante dello spessore di 3 mm.
Farcite con il macinato poi richiudere i lati finali facendo attenzione e dando la forma di una barchetta.
Disporre sopra il formaggio, diviso equamente tra le barchette e poi
al centro rompere l'uovo delicatamente.
Porre nel forno facendo attenzione a tenerle in piedi e poi cuocere a 150 gradi per circa 20 minuti.
Tirare fuori e spolverizzare di prezzemolo tritato e di ulteriore pepe.